sabato 27 settembre 2008

Un primo tentativo.

Questa è la lettera a cui faccio riferimento sopra.

Cara S.,
spero di non disturbarti.
Stamattina sono stato alla manifestazione promossa dalla CGIL. Ero uno dei pochi giovani(??) presenti all’evento, tolto un gruppo di liceali, che da un pulmino mettevano della musica punk/rock, poco inerente alla motivazione per la quale io ero presente.

Ti scrivo per proporti un’idea. Vado subito al punto. Se la trovi strambalata perdonami di avertela proposta, in questo caso prendi l’esposizione come una richiesta di un consiglio, che magari mi servirà per attuare da solo l’iniziativa.

L’idea è questa.
Stanco di assistere inerme, impotente, frustrato, “scoglionato” al presente scenario socio-politico del paese in cui viviamo, ho pensato di provare, con coraggio e forza, ad aggregare persone.
Ho pensato che è importante iniziare a creare una rete di persone, fatta da gente comune, che inizi a parlarsi tra di loro. Ad incontrarsi. A Discutere. A capirsi. E magari successivamente ad organizzarsi.

Non so se la mia testa si mostra troppo ideologica, però credo, fortemente, che questo potrebbe essere un modo di uscire da un clima di qualunquismo sfrenato in cui mi sento pienamente coinvolto.
Credo che iniziarsi a parlare, a confrontarsi, a mettersi d’accordo sugli obiettivi, sia un valido inizio di una protesta. Che magari in seguito può trasformarsi in una proposta.
In giro c’è piena coscienza di quello che non va, però sembra che alla presa di coscienza non segua un'azione valida, forte, unanime.

Mi rendo conto che un gesto iniziale richieda coraggio, ma non vedo alternativa.

Ho pensato, praticamente, di scrivere un piccolo volantino in cui ci si presenta (in cui mi presento se sarò solo) e invitare le persone in un posto, dandoci un appuntamento –ho pensato che si potrebbe precedentemente affittare una sala- nel volantino scrivere inoltre, in breve, le motivazioni che hanno generato l’iniziativa.

Che ne pensi!?

Non prendermi per pazzo ma ho pensato di proporti di affiancarmi. Se tu vorrai mi fa un piacere immenso altrimenti ascolto volentieri un tuo consiglio sull’iniziativa. E magari mi armerò di coraggio e chissà, spero di riuscire a partire solo.

Un abbraccio grande, Tiziano.


p.s. Idea per iniziare:
Vedersi (io e te?) e discutere. Distribuire in Via Zamboni* ad esempio, i volantini in cui motiviamo e diamo un appuntamento per l’incontro.

Per me è importante iniziare a capire quello che pensa la gente che abita il mio stesso paese. Per andare avanti, per dire di averci provato.

Un altro abbraccio.

*Via Zamboni è una via centrale di Bologna, in cui sono contentrate molte facoltà universitarie.

1 commento:

Tiziano R. ha detto...

Pubblico la risposta della mia amica alla seguente lettera.

"Caro Tiziano,
partiamo dal pressupposto che non mi disturbi, la tua mail mi ha fatto sorridere...L'altra sera l'argomento tra me e alcuni miei amici è stato proprio questo, cosa possiamo e dobbiamo fare per questo paese allo sfascio e per noi stessi...La tua mail è bella, interessante, lucida e scritta bene ma se ti va visto che c'era anche la voglia di rivedersi, perchè non ne parliamo guardandoci negli occhi?Avrei molte cose da dire in proposito e mi piacerebbe ascoltare quello che dici tu...Che cosa ne pensi?
Ricambio l'abbraccione
S."