Il primo passo è stato fatto. E probabilmente anche il secondo.
Chissà se stiamo già al terzo, ma non importa.
Quello che importa è che per strada, come la storia ci insegna, delle persone parlano, si raggruppano, prendono contatti, si danno un appuntamento.
Ieri camminavo per Via Zamboni, una via centrale di Bologna, dove vivo; ad un certo punto, arrivato in P.zza Verdi, che si trova a metà della via, mi volto sulla destra e c'era un signore che, su uno sgabelletto, interloquiva con una ventina di persone che lo ascoltavano e che dibattevano.
Mi sono avvicinato e si parlava di quello che non va qui in Italia, di quello che dovremmo fare.
Sentivo che poteva essere un buon momento per farmi avanti, per lanciare la proposta di incontrarci, di organizzare una prima riunione, di confrontarci realmente e pragmaticamente su quello che non va e su come potremmo realmente incidere sulla realtà italiana.
Il cuore mi batteva a mille, mi sono detto: "Questo è il momento", ho atteso che il signore scendeva dallo sgabello e, nel momento in cui ha invitato qualcuno del pubblico a salirvici su, io mi sono fatto coraggio e, con timidezza, e con il capo un pò chino, sono avanzato e sono salito sul piccolo rialzo.
Ho espresso la mia idea, quella di incontrarsi e di dibattere. Ho fatto girare un foglio con una penna, proponendo alle persone che avevo davanti di scrivere un loro contatto.
Ero da solo, adesso siamo in trenta.
Oggi sono andato a vedere un posto in cui svolgere una prima riunione, sarà organizzata per la settimana prossima probabilmente.
Una realtà è iniziata, delle persone si sono incontrate.
"Caminante no hay camino
se hace camino al andar"
(A. Machado)
Conosco il primo e l'ultimo passo da fare. Il primo è stato fatto, per arrivare all'ultimo bisogna camminare con tenacia, con rigore e con intelligenza.
A presto amici, Tiziano.