venerdì 28 novembre 2008

WAKE UP ITALY!


Come vivete quello che vi succede intorno!?
Cosa pensate ogni giorno, alla luce della lettura dei Quotidiani, della visione dei Telegiornali o dei Rotocalchi?
Come pensate di agire!? Cosa pensate di fare!?
Di stare impassibili e tenere ancora chiuso il Vaso di Pandora?
Oppure di iniziare a prendere coscienza delle scelte politiche che subiamo, per iniziarne a parlare, per iniziare ad assumersi ognuno la propria responsabilità di cittadino? Per non mettere più il naso sotto terra perché c'è il rischio che se continuiamo con questa pratica non lo rialziamo più?

Pensate che il trovare lavoro da ingegnere, da insegnante, da impiegato, da operaio non è direttamente proporzionale alla vita politica del paese? O vogliamo iniziare a pensare che i due elementi siano direttamente proporzionali?
Vogliamo continuare a dire "non ho tempo" oppure iniziarlo a trovare un pò di tempo per voi stessi, per noi stessi?
Che dignità ha un popolo che non sa salvaguardare i propri diritti? Che dignità ha un popolo che non ha nessun controllo sulla vita politica dei governanti!?
Che dignità ha un popolo che sa che un Ministro si assentava 160 giorni all'anno escluso le ferie quando era deputato al Parlamento Europeo con una retribuzione di 12.000 euro al mese e non protesta?*
E' il momento di TENTARE, per lo meno, di riappropiarsi della nostra vita pubblica.
Tiziano.
*Da l'inchiesta su Brunetta pubblicata da L'Espresso

8 commenti:

minny ha detto...

Ciao Tiziano,sarebbe bello parlare al mondo dei nostri pensieri.
Un pò lo facciamo già su i vari blog del nostro paese,ma confrontarci anche con altre realtà,sarebbe ancora meglio.
La percezione può essere diversa dal nord al centro,dal centro al sud.Questo governo penso abbia ottenuto l'unità assoluta dei pensieri.
Quando si leggono i giornali si preferisce non parlare,anche perchè,dipende dal giornale,sembra quasi che l'unico a stare male sei tu.
Sarebbe bello parlare al mondo...se non ci fossero le televisioni pilotate,i giornali pilotati.
Ottima idea quella di verificare i nostri pensieri...se ci sarà un incontro a Lenola fammelo sapere...ci sarò di sicuro.
Ciao

write26 ha detto...

Che dire Tiziano, un post appropriato, espresso con la passione di chi “ non ne può più” vedrai non ti sarà difficile a Bologna trovare gente che possa condividere le tue preoccupazioni, io insieme a un gruppetto di amici che non credo ti siano estranei, sto percorrendo un percorso simile in un paesello che si chiama Lenola, sapevo perfettamente le difficoltà che avrei incontrato, diffidenza, provincialismo, famiglie, spirito di appartenenza, interessi e con pazienza, a priori, mi sono attrezzato per farmi spazio tra queste peculiarità, l’assurdo caro Tiziano e che il maggiore ostracismo o disinteresse come preferisci lo sto riscontrando tra i giovani, quelli della tua età, coloro che maggiormente sono esposti ai rischi che tu saggiamente evidenzi nel tuo post.
Strano vero?
Un abbraccio Vladimiro

Tiziano R. ha detto...

Mi fa piacere iniziare a ricevere consensi per un possibile incontro che ci sarà durante le vacanze di natale. Vi terrò aggiornati certo, anzi, visto la vicinanza delle vacanze, lo farò presto.
Così potremo parlare a voce, guardandoci in faccia e discutere di tutto. Anche, certamente, di Lenola.
Grazie, Tiziano.

Anonimo ha detto...

Ciao Tiz,

ci saro' anch'io, dal 21 dicembre in avanti. Sara' un piacere confrontarmi con voi.

A presto allora,
Italo

Tiziano R. ha detto...

Bene, sono contento Italo.

clandestino ha detto...

Riunione fissata per lunedì 29 dicembre, ore 17 Biblioteca Comunale di Lenola...

..a presto TiZ!

Anonimo ha detto...

Ciao Tiz!
Era un po' che non visitavo il blog.
Mi fa piacere che ti stia muovendo in quel di Bologna per che' sarebbe un peccato se persone sensibili come te non facessero politica. Ancora piu' contento lo sono per l'incontro che presumo ci siua stao a lenola. Come e' andato?

Saludos rebeldes de Mexico

Tiziano R. ha detto...

Ciao Vix, l'incontro a Lenola è andato bene, credo. Tutto sommato è sempre bene parlare, confrontarsi e tentare di trovare strade comuni.
Un abbraccio.